🎧 Titolo dell’episodio:
Quando non basta la promessa di un lavoro: il TAR Lazio chiarisce i limiti del permesso per attesa occupazione
Io sono l’Avv. Fabio Loscerbo, e questo è un nuovo episodio del podcast “Diritto dell’Immigrazione”.
Oggi parliamo di una recente sentenza del TAR Lazio, la numero 19426 del 2025, che affronta un tema molto importante per tanti cittadini stranieri: il permesso di soggiorno per attesa occupazione.
Molte persone, dopo aver perso il lavoro o concluso un contratto, si chiedono se possano rimanere in Italia in attesa di una nuova opportunità.
La risposta arriva da questa decisione, che chiarisce un punto fondamentale: il permesso per attesa occupazione può essere rilasciato solo a chi ha effettivamente lavorato e poi ha perso il posto, non a chi aveva semplicemente una promessa di assunzione.
Il caso nasce da una domanda di regolarizzazione presentata ai sensi dell’articolo 103 del “Decreto Rilancio”, il provvedimento del 2020 che consentiva di far emergere rapporti di lavoro irregolari.
Nel caso specifico, la Prefettura di Roma aveva accertato che il rapporto di lavoro dichiarato non era mai stato realmente avviato, e il TAR ha confermato quella decisione.
Secondo i giudici, non basta aver pagato dei contributi o avere un accordo verbale: servono prove concrete dell’esistenza di un rapporto di lavoro, come la comunicazione al Ministero del Lavoro, la registrazione all’INAIL e la sottoscrizione del contratto di soggiorno.
Solo in presenza di questi elementi, e solo se il rapporto si è effettivamente concluso, il lavoratore può ottenere il permesso di soggiorno per attesa occupazione.
Il TAR ha richiamato anche due decisioni fondamentali:
la sentenza del Consiglio di Stato numero 6979 del 2021 e quella dello stesso TAR Lazio numero 7458 del 2021, che avevano espresso lo stesso principio.
L’attesa occupazione, quindi, non è una misura per chi cerca lavoro, ma una tutela per chi ha perso un impiego regolare.
Questa pronuncia conferma un orientamento ormai consolidato della giurisprudenza italiana, che punta a evitare abusi nelle procedure di emersione e a garantire il rispetto dei requisiti sostanziali previsti dalla legge.
In conclusione, il messaggio del TAR Lazio è chiaro:
per ottenere il permesso di soggiorno per attesa occupazione non basta una promessa o un impegno — serve un lavoro vero, iniziato e poi cessato.
🎙️ Io sono l’Avv. Fabio Loscerbo e vi invito a seguire il podcast “Diritto dell’Immigrazione” su Spreaker, Amazon Music e Spotify.
Per ulteriori approfondimenti, potete visitare il sito www.avvocatofabioloscerbo.it.
